La mostra "Zvan da Vdene Furlano. Giovanni da Udine tra Raffaello e Michelangelo (1487 – 1561)" è dedicata a un grande protagonista del Rinascimento capace di riunire in sé l’arte della pittura, del disegno, dell’architettura, dello stucco e del restauro.
Anthes, con l'architetto Enrico Zamparutti, ha curato l'ideazione del progetto allestitivo delle opere esposte nel Salone del Parlamento e in altre due sale della galleria d'Arte Antica del Castello di Udine oltre a tutto il progetto grafico coordinato.
Anthes, con l'architetto Enrico Zamparutti, ha curato l'ideazione del progetto allestitivo delle opere esposte nel Salone del Parlamento e in altre due sale della galleria d'Arte Antica del Castello di Udine oltre a tutto il progetto grafico coordinato.
Il logotipo della mostra si ispira ad una tipografia classica rielaborata sulle cui "grazie" sono letteralmente sospesi dei festoni di fiori e frutta, l'emblema dell'opera decorativa dell'artista durante la sua collaborazione con Raffaello. La scelta del verde, utilizzato come colore di fondo di tutta la pannellatura, è il leitmotiv della mostra ed è stato campionato facendo una media tra i verdi brillanti tanto cari al nostro “furlano” così come egli amava farsi chiamare in quel di Roma. L’ingresso alla mostra, si apre con un ampissimo colpo d’occhio. All’interno del Salone del Parlamento, le opere scorrono lungo tutto il perimetro della sala completamente libera al centro, lasciando così al visitatore uno spazio contemplativo a 360°. Si valorizza così l'alternanza dei disegni di Giovanni Ottaviani che riproducono i 14 pilastri e le 13 lunette dei decori di Giovanni da Udine all'interno delle logge vaticane. Le nicchie incastonate all'interno delle pareti sono state studiate per guidare il visitatore senza interruzioni o intralci mentre nelle sale successive bacheche con cappelli in vetro custodiscono altri preziosi lavori.
Pianta del percorso espositivo